a me l'unica risposta sensata sembra quella di SSCCXX (ma che vor dì???)
siamo d'accordo che l'argomento è ostico, quando si parla di salute mentale (e non è la stupida sezione) ognuno ha dei parametri personali di salute e malattia, di ciò che è normale e cosa non lo è.
molti vedono i pazienti psichiatrici e vengono colpiti dal loro lato infantile, ingenuo, in realtà regredito. e si convincono che sono delle persone meravigliose ed inoffensive.
a questa gente sprovveduta farei notare che è dovere del Medico prendersi cura del malato, e ANCHE del benessere di chi se ne fa carico.
un paziente psichiatrico può diventare un peso, addirittura un pericolo o una esasperazione per i parenti o chicchessia lo accudisca. a questo punto è presente un problema e va risolto.
quale sarebbe la soluzione secondo voi? che il medico dica "massì, portatelo ai giardinetti o al mare"? i parenti come minimo lo manderebbero al diavolo!
molti si gonfiano la bocca di parole come "libertà".
è stato detto che ognuno ha la libertà di vivere la sua vita. vero, ma sempre in un quadro di armonia e rispetto per chi ci sta intorno.
un paziente psichiatrico depresso potrebbe suonare come un concetto inaccettabile, obsoleto per queste persone. ma una madre che non può neanche uscire di casa per la spesa, lasciando solo suo figlio, con il TERRORE di rientrare e trovarlo morto suicida, sfracellato al suolo o penzoloni da un cappio.....riuscite a visualizzare la scena?
questo è un problema da risolvere. e quel ragazzo depresso aspirante suicida va curato, CHE LO VOGLIA O NO.
ora, rispondendo al TITOLO della domanda (il testo non si capisce bene cosa chieda), è abbastanza frequente che un paziente psichiatrico rifiuta le cure....anzi è prevedibile.
è un paziente non cosciente di essere tale, lui si sente magari pure felice nel suo stato e non capisce perchè deve prendere dei farmaci e stare in un ospedale.
ma magari chi se ne prende cura, tanto felice non è.
per cui, quando costui rifiuta le cure, è IL MEDICO che deve prendere in mano la situazione.
il medico come via di mezzo tra i parenti e il paziente, perchè ha ascoltato e valutato le ragioni, gli stati d'animo di tutti i protagonisti della situazione, e quindi elabora una sua personale strategia per risolvere il problema.
il medico psichiatra è l'unico con gli strumenti giusti per fare tutto ciò.
p.s. ha ragione SSCCXX a sottolineare come in Italia tutto questo discorso spesso si trasforma in mere idee, belle parole, e poi i fatti si svolgono molto diversamente.........
ma questo non significa che la corretta intenzione vada buttata nel cesso.
tanto per fare un paragone, buttare la plastica nella differenziata non ci farà respirare aria più pulita nel nostro piccolo, ma questo non significa che non vada fatto.