Domanda:
Mi chiarite un dubbio sull'elettroencefalogramma, la rianimazione e i ricordi?
2008-05-06 10:24:24 UTC
Dunque, premettendo che la mia conoscenza dell'argomento è alquanto lacunosa, se non sbaglio l'opinione scientifica odierna è che i ricordi delle persone (così come la loro personalità) siano da individuarsi nei segnali elettrici del cervello. Quello che mi chiedo è: perchè i ricordi delle persone che sperimentano l'elettroencefalogramma piatto e sono poi rianimate si conservano, mentre a rigor di logica dovrebbero "resettarsi" nel momento in cui i segnali elettrici del cervello si spengono?
Tre risposte:
ilariadoctor
2008-05-06 13:33:14 UTC
perchè permangono:ti faccio un paragone, per capirlo meglio:se tu dopo una giornata che hai lavorato al computer lo spegni, nn perderai i dati che ci hai inserito quando lo riaccendi(se utilizzi il tester questo nn ti segnalerà passaggio di corrente) invece, per cambiare la memoria , ovvero per cancellare i dati vecchi e inserirvi i nuovi c'è bisogno di corrente.nel caso di EEG piatto è come se il cervello del paziente si fosse bloccato, nn c'è scarica elettrica tra i neuroni e il paziente nn incamererà nè perderà dati della sua memoria.(tranne che nn ci siano dei danni strutturali). La rianimazione nn fà altro che rifar partire l'organismo e quindi l'attività elettrica encefalica.
xy87
2008-05-06 17:34:36 UTC
la memoria a livello dei neuroni avviene non tanto kn segnali elettrici, ma kn la modificazione e formazione di interconnesioni tra neuroni. quindi è un qualcosa di "fisico" non di elettrico, per quello rimane.
Luca
2008-05-06 17:31:47 UTC
L'elettroencefalogramma (EEG) registra l'attività elettrica del cervello ed è un esame frequentemente richiesto nella diagnosi delle malattie neurologiche.











Come funziona







Il procedimento utilizzato è simile a quello dell'elettrocardiogramma. Si fissano infatti, piccoli elettrodi di metallo nobile direttamente al cuoio capelluto del paziente, in corrispondenza delle diverse aree della corteccia cerebrale, i quali si collegano ad un potente amplificatore per aumentare il biopotenziale di per sé molto modesto (fino ad alcune centinaia di microvolt).



Al paziente viene chiesto di rimanere su una sedia in posizione di riposo e con gli occhi chiusi. Durante l'esame sarà sottoposto a degli stimoli, come ad esempio una lampada stroboscopica che produrrà dei flash, aprire e chiudere gli occhi a intermittenza, respirare profondamente per qualche minuto, ecc. Gli impulsi elettrici emanati dal cervello verranno registrati dagli elettrodi per mezzo di un idoneo registratore multicanale, di solito un registratore a penna e tradotti in un grafico che va poi interpretato dal medico specialista. L'EEG si presenta - eccetto che nel coma profondo e nella morte cerebrale - come una linea con ondulazioni più o meno pronunciate.



In condizioni fisiologiche normali, in una persona adulta, a riposo, il ritmo che si ottiene dalle onde, ha una frequenza di 8-13 cicli al secondo ed è chiamato ritmo alfa. Tale ritmo cambia non appena si aprono gli occhi, ci si addormenta o si è in piena attività cerebrale. In caso di patologie a carico del cervello i risultati dell’elettroencefalogramma consentono di fare una diagnosi iniziale, mentre per la diagnosi di conferma vanno effettuati ulteriori esami.



L'esame in veglia dura all'incirca una mezz'ora, mentre quello in corso di sonno ha una durata variabile da 2 ore, per le registrazioni diurne, all'intera notte per quelle notturne.











A cosa serve







L'elettroencefalogramma registra l'attività elettrica delle cellule cerebrali. Il test è utilizzato come ausilio per valutare la funzione cerebrale e per diagnosticare le malattie del sistema nervoso ed in alcuni casi può anche diagnosticare tumori.



Viene generalmente eseguito a causa di traumi cranici, infezioni cerebrali, problemi di memoria, disturbi cerebrovascolari, disturbi del sonno ed inoltre ha un’elevata sensibilità nella diagnosi di epilessia.



L’EEG ha invece una bassa sensibilità nell'individuare processi espansivi intracerebrali rispetto ad una Tomografia Assiale Computerizzata o una Risonanza Magnetica Nucleare. Infatti, esso non è utile nella diagnosi delle cefalee, non è in grado di distinguere fra vari tipi di cefalea e non è in grado di distinguere una cefalea da cause organiche.











Come prepararsi all'esame







è utile lavarsi i capelli senza utilizzare nessuno spray o gelatina, mangiare cibi come di consueto e si può continuare ad assumere i farmaci abituali, a meno che il medico non stabilisca il contrario. Se si deve effettuare un EEG in sonno, può essere chiesto al paziente di dormire meno del solito la notte prima del test.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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